Città e paesaggio: Altamura

Città e paesaggio:
il quartiere si trasforma in parco

Tipologia
Riqualificazione urbana

Luogo
Altamura-Italia

Anno
2023

Team
Corsaro Architetti (capogruppo), Arch. Marilena Baggio – Studio Greencure, Ing. Luigi Talò, Arch. Mario Luigi Antonio Martello, Geologo Martino Scarafile, Archeologo Christian Napolitano, Ing. Lucio Lisanti – 3DLife

La visione per il futuro sviluppo e riqualificazione urbana del quartiere Trentacapilli è quella di realizzare un “Quartiere-città giardino” attraverso una strategia di connessioni interne ed esterne al quartiere, di valorizzazione ed incremento delle aree verdi pubbliche a formare un parco diffuso sull’intera area di intervento che attraverso delle “Greenways” (sistema di infrastrutture verdi) connette il quartiere da una parte al paesaggio murgiano circostante, il quale rappresentando uno dei contesti più caratterizzanti e con alto valore paesaggistico della Puglia ne connota e restituisce identità agli spazi urbani, mentre dall’altra attraverso la riqualificazione della maglia urbana alla città consolidata. Le “Greenways” di collegamento del quartiere alla “Campagna Murgiana” ed alla città consolidata rappresentano delle infrastrutture verdi di tutela e valorizzazione della biodiversità e sono rappresentate dalla forestazione e riqualificazione delle strade esistenti che attraverso gli interventi in progetto diventano delle direttrici di paesaggio urbano nella strategia delle “Matrici di resilienza” attraverso le quali il paesaggio penetra ed attraversa il quartiere rivitalizzando la vita al suo interno ed incrementando la qualità generale urbana e paesaggistica. Il concetto di “Greenways” come sistema di territori lineari tra loro connessi va oltre il significato di un semplice pista ciclabile, con cui spesso viene confusa, investendo aspetti più strutturali, come la valorizzazione e la riqualificazione delle risorse naturali, la promozione di uno sviluppo sostenibile, il recupero dei paesaggi degradati e lo sviluppo armonico delle città, e si rivolge non solo ai ciclisti ma a tutti gli utenti non motorizzati, in grado di connettere le popolazioni con le risorse del territorio con i “centri di vita” degli insediamenti urbanistici della città e delle aree rurali.