Studio di architettura

Lo studio, fondato nel 2005 dall’architetto Daniele Corsaro, ha come obiettivo la progettazione e la realizzazione di opere di qualità che si relazionano armoniosamente con il contesto materiale, sociale e culturale del luogo. Il gruppo è costituito da un team multidisciplinare di professionisti selezionati per competenza, esperienza e sensibilità, che con passione sono in grado di seguire tutte le fasi di sviluppo del progetto, dal concept alla realizzazione.

Occupy W.C.

Occupy W.C.

Giugno – Novembre 2014, Venezia
Biennale architettura Fundamentals

occupy w.c.

Mostra Occupy w.c. – Daniele Corsaro

L’installazione di Occupy W.C. alla Biennale Architettura 2014 parte dalle toilette e si estende allo spazio virtuale della Rete. Il progetto ha proposto la voce di diciotto giovani architetti che, accogliendo la nostra provocazione, hanno accettato l’invito a raccontare il loro lavoro e le loro storie, affrontando dal proprio punto di vista il tema proposto da Rem Koolhaas: Fundamentals. Voci di professionisti la cui energia, passione e concretezza mostrano come l’architettura italiana sia oggi vivissima anche al di fuori dei mega-progetti delle archistar.
Fanno da contrappunto i contributi di Luigi Prestinenza Puglisi (Presidente dell’Associazione Italiana di Architettura e Critica) e di Luciano Pes (Filosofo). Simona Campus (Storica dell’arte e curatrice) propone le sue riflessioni riguardo a questo progetto.

Occupy w.c. è un modo per stabilire una relazione più leggera, ironica e non accademica con alcune immagini che riflettono sul nostro tempo e sugli spazi fisici in cui agiamo la nostra esistenza. A sollecitare questo intervento è la convinzione che la toilette pubblica sia oggi il posto più libero e democratico in cui le persone si incontrano. Collocare al suo interno un progetto creativo è un modo per appropriarsi di nuovi spazi espositivi, liberi da vincoli di sistema e di mercato.

Per i giovani artisti questi luoghi possono essere opportunità di comunicazione non meno efficaci di quelle offerte dai luoghi ufficiali dell’arte e della cultura. Sarà forse più facile per loro farsi notare dentro un cesso che in qualche collettiva a pagamento.